Arriva al MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli una straordinaria mostra delle opere di Canova, promossa in sinergia con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e organizzata con Villaggio Globale International.
La più famosa delle lussuose ville di Ercolano è la” Villa dei papiri” che discende verso il mare con quattro piani di terrazze.
Una grande MOSTRA SUL MARE con exhibits, installazioni virtuali e acquari
con diverse specie di crostacei e pesci e una MOSTRA SUGLI INSETTI molto divertente dove poter toccare insetti vivi e scoprire tutti i loro segreti.
Ercolano era una antica citta romana, situata nel terrirorio dell’attuale comune di Ercolano a circa 4 chilometri da Napoli.
IL PLANETARIO 3D, il più grande e avanzato d'Italia. un simulatore del
cielo che riproduce fedelmente la volta celeste e gli oggetti astronomici
con spettacoli live e spettacoli 3D.
Pompei fu distrutta e seppellita completamente da una catastrofica eruzione del Vesuvio il 24 agosto del 79 d. C. Il vulcano ricopri Pompei sotto una ...
CORPOREA, il primo museo interattivo in Europa dedicato al corpo umano dove potrai divertirti con tutta la famiglia con più di 100 installazioni
interattive.
La Cappella dove è stipato il tesoro del santo resta tra le meraviglie architettoniche ma soprattutto ebanistiche e d’oreficeria della tradizione napoletana.
Città della Scienza è il primo museo scientifico interattivo di Napoli.
A città della Scienza puoi visitare il Museo del Corpo umano per
un'esperienza interattiva unica e puoi assistere a spettacoli in 3D nel
più grande planetario d'Italia!
80124 Napoli - via Coroglio, 104 e 57
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Da Vico San Gaudioso passando per Largo SS Apostoli fino a Piazza Sant'Anna a Capuana, il decumano superiore è parte integrante della città Greco-romana.
Un bellissimo itinerario restituito alla città e ai napoletani, prima ancora che ai visitatori ed ai turisti. Un percorso lungo un miglio, dalla tomba di S. Gennaro fino al suo inestimabile Tesoro, custodito nel Duomo.
L'attributo di "maggiore" indica la sua rilevanza all'interno dell'antico organismo urbano, vera e propria spina dorsale della città, simboleggiata anche dalla presenza dell'antico ...
C’è un negozio a via Cisterna dove affondano le radici dell’antica via. Il nome dà una vaga idea dell’origine di questa strada del centro però pochi conoscono la sua derivazione.
E' la zona compresa tra Piazza San Domenico Maggiore e la chiesa diSanta Chiara in piazza del Gesù Nuovo che in epoca Greca costituiva una zona extraurbana, ovvero al di ...
L’arte presepiale napoletana, eccellenza di Napoli e della Campania, è ammirata in tutto il mondo. Si tramanda da generazioni: le botteghe e i negozi tra via S. Gregorio Armeno e via S. Biagio dei Librai racchiudono secoli di storia e tradizione.
La stazione di Materdei è stata aperta il 5 luglio 2003, disegnata dall'Atelier Mendini come quella di Salvator Rosa, questa stazione è un trionfo di colori e di temi ...
Antico “Largo di palazzo” (reale) sede delle cerimonie pubbliche e feste popolari prese il nome dal plebiscito per l’annessione al regno di Italia del 1861.
La stazione della centralissima Piazza Vanvitelli, al Vomero, rappresenta un punto nevralgico del sistema di trasporto su ferro napoletano: la vocazione commerciale del quartiere, l'elevata concentrazione ...
Costituisce tradizionalmente la strada più elegante di Napoli in quanto unisce la zona della reggia alla spiaggia (Chiaja indicava infatti la spiaggia).
La stazione di piazza Dante ha aperto i battenti il 27 marzo 2002, con una cerimonia di inaugurazione presieduta dal presidente della Repubblica Ciampi.
Il Palazzo Reale risalta tra il verde cupo del grande parco che lo circonda. Venne iniziato nel 1738 per volere del re Carlo di Borbone ma ...
La stazione Museo rappresenta un importante nodo del sistema Metronapoli, sia per la posizione e gli intensi flussi turistici, sia per la presenza del nodo di interscambio ...
E uno dei luoghi simbolo di Napoli, cantata per la sua bellezza fin dall’antichità da Plinio, Seneca, Svetonio, Tacito, Silio Italico, Stazio e dallo stesso Virgilio, che secondo la leggenda vi compose "le Georgiche".
La seconda uscita della stazione Rione Alto è stata inaugurata nel dicembre 2002, ed è entrata a far parte del novero delle stazioni dell’arte per la presenza di numerose installazioni ...
La chiesa di S. Lucia a Mare risale al medioevo; secondo una leggenda sarebbe stata eretta da una nipote dell'imperatore Costantino.
Nella ritrovata piazza Quattro Giornate, che fiancheggia lo stadio vomerese del Collana, la stazione rievoca, da un punto di vista artistico, i giorni che resero Napoli libera durante la Seconda Guerra Mondiale.
E’ un magnifico, vasto giardino pubblico, piantato a lecci, pini, palme, araucarie e eucalipti, a lato della Riviera di Chiaia, e che si estende fra Piazza Vittoria e Piazza della Repubblica.
Capolavoro della metropolitana di Napoli, esempio di architettura moderna unico per la città. A cura dell'Atelier Mendini (pluripremiato per questa realizzazione), la stazione ha due uscite, aperte ...
E’ uno dei più importanti e vasti teatri lirici del mondo. Prese il nome da re Carlo III dal quale fu fatto edificare nella prima meta del ‘700.
A Napoli, per indicare una persona che ama la buona tavola, si è soliti dire che la persona in questione è ‘na bona furchetta, indicando così la naturale inclinazione ad assaporare fino in fondo l’eccellente sapore di un piatto cucinato a regola d’arte, ma quanti di voi si sentono “una buona forchetta”?
ll Teatro Mercadante nacque con il nome di Teatro del Fondo, dal nome della società che costruì la struttura nel 1778, con i proventi confiscati dal disciolto Ordine dei Gesuiti.
PIZZA SALSICCIA E FRIARIELLI
il matrimonio tra questi due ingredienti (le salsicce e i “friarielli”) nasca da un’idea di un ambulante che, non avendo altro contorno con cui abbinare la salsiccia alla brace, volle provare le amarissime cime di rapa a foglia verde che crescono sulle falde del Vesuvio e la sua fu un’idea fantastica, creò un connubio sensazionale, un legame inscindibile, “chimico”. “A sasicc è a mort re friariell“, dice un detto antico napoletano.
Si trova nei pressi del Museo Nazionale, del Conservatorio di San Pietro a Majella e dall'Accademia di Belle Arti.
MINESTRA MARITATA
La minestra maritata: uno dei più antichi piatti napoletani
'A menesta 'mmaretata (la minestra maritata) è un tradizionale piatto partenopeo si chiama così perché la verdura "si sposa" con la carne.
Secondo quanto scrisse anche lo storico e giornalista Vittorio Gleijeses, nel suo "A Napoli si Mangia così", si tratta probabilmente di uno dei piatti napoletani con le orgini più antiche, tanto che una ricetta che si avvicina molto a questa particolare minestra è rintracciabile già nel De Conquinaria di Apicio.
Ad "importarla" in terra partenopea, però, sono stati probabilmente gli spagnoli nel 1300. In Spagna, infatti, è diffusa una minestra molto simile, nota come "Olla Potrida" che avrebbe dato origine a Napoli alla minestra maritata (o "pignato grasso") e qualche secolo dopo, in Lombardia, alla tipica cassoeula.
Il teatro Sannazaro si trova in Via Chiaia, una delle strade più eleganti di Napoli. Fu costruito nella seconda metà dell’800 su di un terreno ...
PIZZA DI SCAROLE
Perché farlo solo nel lunedì in albis o durante le feste di Natale? E’ troppo buona per limitarla nel tempo. C’è troppo un legame affettivo e di gusto per il popolo del Vesuvio con questo sfornato di verdure condito con fantasia e aromi spesso in uso nelle cucine Napoli Doc. In questa ricetta usiamo le alice salate, per noi imprescindibili in questo connubio di sapori, ma sappiamo, purtroppo che spesso non son gradite. Motivo per cui, se proprio non potete farne a meno, potete sostituirle al pescetto sapido con della provola affumicata, ma aggiunta questo al momento della colmata nel tegame da forno.
Il nome di “Maschio Angioino” deriva da “mastio” (torre principale) fatto costruire nel 1300 dagli Angioini: viene anche chiamato ...
Gateau di patate, la storia
Il gateau di patate (italianizzato "gattò") è un piatto tipico della cucina partenopea, una vera icona culinaria di cui ogni famiglia ha sua ricetta. Il termine francese significa torta, e, in italiano, indica una sorta di sformato.
Secondo quanto si narra, il gateau fu un piatto creato per il banchetto di nozze della regina Maria Carolina, figlia di Maria Teresa Lorena-Asburgo, moglie di Ferdinando I Borbone, nel 1768.
La nuova Regina introdusse nella capitale il gusto francese e la consuetudine di affidare il servizio di cucina ai "monsieurs" (termine "corrotto" in "monzu'" dai napoletani). Proprio questi cuochi crearono il particolare sformato per il banchetto reagale.
Nonostante questo, il "gattò" è da ritenersi a tutti gli effetti un piatto napoletano, creato a Napoli, utilizzando ingredienti tipici della cucina partenopea, fatta eccezione per il burro (più tipico della cucina nordica).
Occupa la sommità della collina del Vomero, la più alta della città. Fu fatto erigere con il nome di BELFORTE nel 1300 dagli Angioini.
SPAGHETTI CON LE VONGOLE ( O AI FRUTTI DI MARE)
E’ sicuramente uno dei piatti forti della cucina partenopea: parliamo dei mitici spaghetti con le vongole, o con i frutti di mare che identificano il marchio della buona cucina partenopea quasi quanto la “mitica” pizza. Possono essere fatti in bianco (molto più buoni) o con un po’ di sugo ma rappresentano sempre il miglior piatto di pasta della cucina napoletana. Con le vongole hanno un gusto particolare ma quelli con i frutti di mare sono molto buoni specialmente se fatti con gli scialatielli, altro tipo di pasta fresca. Naturalmente per gli spaghetti vi consigliamo quelli a trafila di bronzo. Di seguito le due ricette:
Comunemente conosciuto come “Vicaria”, o Palazzo del Tribunale (attualmente ne ospita qualche ufficio mentre la sede principale ...
LA PARMIGIANA DI MELANZANE
La storia della parmigiana di melanzane è un po' controversa. Il nome farebbe pensare a una storia "emiliana", mentre domandando in giro per Napoli, oggi tutti direbbero che si tratta di un piatto tipico della tradizione gastronomica napoletana; cerchiamo di mettere qualche punto fermo in questa storia.
Probabilmente, in origine, quella della parmigiana di melanzane era una ricetta nata in Sicilia, terra notoriamente produttrice di melanzane di ottima qualità.
Napoli, capitale del Regno, se ne “impossessò”: la prima ricetta “ufficiale” la ritroviamo, infatti, nel trattato “Cucina teorico pratica” di Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino, pubblicato a Napoli nel 1839.
Come spiegarne allora il nome, viste le sue origini?
Oltre che dall’uso del parmigiano, presenza importante nella ricetta, alcuni pensano che il nome derivi dal termine dialettale parmiciana, che sta a indicare l’anta a listelli delle persiane di legno, che ricorda la forma in cui le melanzane si tagliano e il modo in cui si dispongono nella teglia.
Il suo nome deriva da una antica leggenda secondo la quale Virgilio(considerato un mago nel medioevo) vi avrebbe nascosto un uovo ...
"GLI STRUFFOLI"
“A fa ‘e struffoli è nu sfizio. Cumminciamm dall’inizio: faje na pasta sopraffina, e po’ tagliala a palline, cu na bona nfarinata. Dopp’a frje. Già t’e stancate? Chest è a parte chiù importante! Mò ce vo’: miele abbondante e na granda cucuzzata (a cocozza nzuccherata). N’è fernuto ancora, aspiette! S’anna mettere ‘e cunfiette: aggrazziate, piccerille, culurate: ‘e diavulille… Ma qua nfierno, è Paraviso! Iamme, falle nu surriso! Comme dice? “Mamma mia, stanne troppi ccalurie so’ pesante, fanno male?” Si va buò,ma è Natale!“.
La chiesa venne eretta nel 1816 per volere di re Ferdinando IV al suo ritorno, dopo il decennio di governo Francese a Napoli.
Per ogni litro di acqua ci vogliono 50 grammi di sale, 5 grammi di lievito e 1,8 kg di farina. La farina deve essere aggiunta lentamente, in non meno di dieci minuti, e l'impasto va lavorato per venti minuti ...
La chiesa venne fondata come piccolo oratorio nel 1609 sul luogo dove, secondo una leggenda popolare, Santa Brigida era solita pregare ai tempi della visita a Napoli della Regina Giovanna I.
Cuocere per 10 minuti i pelati frullati con una presa di sale. Lessare la pasta e condirla con metà del sugo, l'olio e l'origano, disporla a strati in una pirofila unta di olio, cospargendo uno strato con fettine di mozzarella e uno strato con fettine di provola ...
Quando nel 1300 Carlo d'Angiò, decisa la costruzione del Maschio Angioino (Castel Nuovo), concesse ai frati francescani, che avevano ...
Posta la farina in una capace ciotola, incorporatele 100 g di burro, lo zucchero semolato, un pizzico di sale e la poca acqua sufficiente a ottenere un impasto sodo ed elastico che, datagli la forma di una palla, farete ...
Il capolavoro dell’arte barocca a Napoli. Fu costruita nel XVI secolo dai gesuiti sul luogo del rinascimentale Palazzo Sanseverino, di cui conserva ...
Fate scongelare la pasta frolla a temperatura ambiente.
Versate in una casseruola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando ....
La chiesa fu edificata nel secolo XIII sul luogo di una basilica paleocristiana del VI secolo in forme gotiche,che conserva ancore al suo interno, mentre la facciata è un rifacimento del XVII secolo .
La ricetta del casatiello, è uguale a quella del tortano, solo che le uova invece di essere sode e messe all'interno a pezzettini, vengono messe sopra crude e fermate da striscioline di pasta messe a croce sull'uovo.
Principale chiesa dei dominicani, fu ricostruita sotto il regno di Carlo II d'Angiò in stile gotico (1283-1324), inglobando la ...
A ‘mpepata e cozze, come viene chiamata a Napoli l'impepata di cozze, è uno dei piatti della cucina italiana più semplici da preparare ma allo stesso tempo uno dei più gustosi e graditi, grazie anche alla sua versatilità: può essere, infatti, servito sia come antipasto che come secondo di pesce.
Fu costruita fra il 1310 ed il 1328, per volere di Roberto d'Angiò e della moglie Sancia, in stile gotico-provenzale .
Un antico detto napoletano dice che "O purpo se coce dint’alla’acqua soja", questo perché quando cuoce, tira fuori una quantità notevole di liquido.
La sua costruzione inizio nel 1294 per volontà del re Carlo II d'Angiò sul posto di preesistenti edifici religiosi, alcuni dei quali ...
Si inizia con il pulire il polpo, eliminando la parte interna le visceri e gli occhi. Mettere in una pentola di coccio acqua, sale e pepe e si aspetta l'ebollizione.
L'Isola di Procida geologicamente è formata dai resti di quattro vulcani che sono la continuazione di quelli flegrei. Ha coste molto frastagliate ...
Far stendere la carne dal macellaio a mo' di grossa bistecca, che verrà farcita con pinoli, uvetta, noce moscata, salame piccante tritato grossolanamente, e legata con uno spago.
Ischia è la più grande delle isole del golfo di Napoli, come Procida e la vicina Vivara, ha origini vulcaniche . E' conosciuta come "l'isola verde" grazie alla sua ...
Mettere nella ciotola girevole dellimpastatrice la farina, lo zucchero, il burro a pezzettini, il sale e il lievito sbriciolato. Avviare le fruste e miscelare il tutto.
Formata da due altopiani (Capri ed Anacapri) che le danno un profilo inconfondibile. L’isola sorge da un mare profondo, con coste spesso dirupate, incise da ...